38 Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente";
39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra;
40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
43 Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico";
44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
"Ricordo che un verso del Gujarati, che da bambino avevo studiato a scuola, rimaneva fisso nella mia mente. In sostanza, esso affermava questo:
'
Se qualcuno ti dà da bere dell’acqua e tu gli restituisci altrettanto, non è niente. La vera grandezza consiste nel rendere bene per male '.
Nella mia fanciullezza, questo verso ebbe una forte influenza su di me ed io cercai di metterlo in pratica. Poi venne il Discorso della montagna. Ovviamente, conoscevo abbastanza bene la Bhagavad Gita in sanscrito, ma non avevo studiato a fondo il suo insegnamento proprio su quel particolare punto. Fu il Nuovo Testamento a farmi realmente capire la giustezza ed il valore della resistenza passiva."